giovedì 29 maggio 2014

Il restauratore di pipe: Mauro Gilli

Come molti di voi sapranno proprio il mese scorso ho avuto la fortuna di avere a che fare con Mauro Gilli, il "restauratore per eccellenza" in ambito pipario.

Conoscevo già il Sig. Mauro ma in maniera del tutto indiretta... La sua fama è ormai tale che è praticamente impossibile non sapere quale sia il suo mestiere e con quanta maestria lo svolga da anni e anni.
Sono molti i conoscenti che sono dovuti ricorrere al suo lavoro... Ed ogni volta ne hanno ricevuto indietro grandissime soddisfazioni.

Il Sig. Mauro mi ha stupito.

Letteralmente.
Ma il mio stupore è andato ben oltre la sua ormai celebre capacità di restauratore.
La vera grandezza di Mauro sta tutta nel suo cuore. Sono convinto che chiunque abbia avuto a che fare con lui sia rimasto folgorato dalla sua simpatia, da un'umiltà senza pari... E da una grande generosità.
Si, il maestro Gilli è fatto così.
A volte ho la netta impressione che per lui il guadagno passi in secondo piano dando primaria importanza alla soddisfazione del cliente.
Con me si è dimostrato gentile e paziente, sempre pronto ad intrattenersi al telefono per lunghe chiacchierate che sono andate ben oltre la "materia pipa", raccontandoci aneddoti ed esperienze di vita vissuta... Il tutto condito da un'atmosfera assai amichevole e rilassante.

Del lavoro del maestro ho poco da dire, risulterei banale nell'affermare cose di cui già si è a conoscenza.
Gilli è il più grande di tutti. E basta.
Posso solo augurargli altri 1000 anni di vita!!

Mauro Gilli al lavoro nel suo laboratorio

martedì 27 maggio 2014

É tempo di restauro (parte 2)

Era la fine di aprile quando decisi di inviare un paio di pipe al maestro assoluto delle riparazioni, Mauro Gilli, chiedendogli gentilmente di sistemarmele a dovere.
La prima era una Peterson System DeLuxe 5's e necessitava di una sostanziale lucidata al bocchino dato che, con gli anni, l'ebanite tende ad ingiallire per via della fioritura dello zolfo in essa contenuta.
La seconda, una Peterson Patent 20's del 1978, aveva invece bisogno di qualche attenzione in più: montava un bocchino in cumberland ed era necessario sostituirlo con uno originale. Ho chiesto a Mauro di realizzarne uno a sella e con P-lip ma in metacrilato.

Proprio oggi ho ricevuto indietro il pacchetto con le due pipozze belle e pronte per l'uso.

La 5's é stata praticamente rimessa a nuovo! Non la ricordavo così bella e splendente. Il bocchino è come nuovo... E la testa, perfettamente tirata a cera carnauba, è tornata ad essere come quando me ne innamorai. Secondo me, prima di essere lucidata, la radica è stata prima pulita xkè ha riacquistato delle tonalità più chiare, molto vicine allo stato originario della pipa.

La Patent 20's, una bella sabbiata del '78, ha invece finalmente ricevuto il meritato bocchino nuovo. Interamente realizzato a mano, in metacrilato nero con tanto di palatale.
Ed è proprio in questa circostanza che il buon Mauro mi ha quasi commosso: un bocchino perfetto, proporzionato alla perfezione e realizzato con arte e sapienza!!
Un lavoro che, a mio avviso, non ha prezzo!!!
Naturalmente anche questa pipa è stata lucidata a dovere: nonostante sia una sabbiata è tornata anch'essa a luccicare in modo superbo.

Costo totale della spesa: 50€ spedizione inclusa! Una cifra tutt'altro che proibitiva.
Penso di potermi ritenere totalmente soddisfatto: Mauro Gilli, oltre ad essere una persona estremamente squisita e disponibile, dimostra di essere un artigiano unico nel suo genere. Un grande.

Il bocchino realizzato da Gilli: metacrilato con P-lip

giovedì 22 maggio 2014

Review: Cornell & Diehl "Bow-Legged Bear"


Marca: Cornell & Diehl
Nome tabacco: Bow-Legged Bear
Origine: USA
Master Blender: Craig Tarler (così risulta su "Tobacco Reviews")
Trattamento: Air cured
Confezione: Tin da 2 oz
Pipa utilizzata (costruttore/modello/serie): Peterson Flame Grain 80's

martedì 20 maggio 2014

Rodando una Peterson DeLuxe

Peterson DeLuxe 3's
Qualche annetto fa decisi di regalarmi una nuova pipa.
La mia scelta ricadde su una Peterson, più precisamente una "DeLuxe" 3's in finissaggio naturale.
In Italia tale pipa viene importata (in esclusiva) con un bocchino in ebanite pieno a differenza di altri mercati, come quello inglese, nei quali la ritroviamo con la classica "sella" tipica di questa serie.
Proprio la caratteristica appena citata dona a questo shape uno stile visivo tutto nuovo e fuori dai soliti schemi di Peterson.
Le DeLuxe, come di certo saprete, rientrano nella categoria delle cosiddette pipe con "sistema", cioè caratterizzate dalla presenza di un pozzetto all'interno del cannello che svolge il compito di raccogliere l'eventuale condensa garantendo una fumata più asciutta del solito.
A molti pipatori il system proprio non va giù nonostante oggi ci sia un'apertura maggiore del mercato verso pipe di questa tipologia, basta pensare alle ormai celebri "reverse" dotate anch'esse di un accorgimento similare.

Ma torniamo a noi.
Nell'ultimo mese ho deciso di tirar fuori dal cassetto la mia DeLuxe e iniziare il rodaggio.
Per questa fase tendenzialmente faccio uso del buon vecchio Trinciato Forte, ma perchè non fare uno strappo alla regola? Ed ecco che ho deciso di affidarmi alla mia miscela casalinga preferita: una combinazione di Trinciato Comune, Cimette Toscani e Latakia Wellauer da me simpaticamente ribattezzata "Kinski's Mixture".
Dato che è mia intenzione destinare questa 3's proprio alle english mixtures ho deciso di far uso del latakia fin dalla primissima accensione per darle il giusto imprinting.
Ma come si sta comportando la DeLuxe?
Molto bene. Le Peterson tendenzialmente richiedono tempi di rodaggio più lunghi del solito e questo è un dato di fatto, una volta che prendiamo atto di ciò non resta che insistere con le fumate... Alla fine verremo ripagati.
E quando una Irlandese inizia a fumar bene diventa favolosamente instancabile!

lunedì 19 maggio 2014

IL CIOCCO: "Red Velvet" billiard


Proprio l'altro giorno ho avuto l'opportunità di incontrarmi con "Mimmo" Parolise, unico pipemaker abruzzese e più precisamente di Pescara.
La nostra conoscenza è nata prima online, solo in seguito abbiamo iniziato a sentirci per via telefonica scambiando pareri e opinioni di vario genere. Una cosa è comunque certa: si è stabilita tra noi una bella amicizia.

Dopo vari tentativi siamo riusciti a pianificare un incontro vero e proprio. Abbiamo avuto modo di "stringerci la mano" davanti ad un buon caffè, comodamente seduti all'aperto, e finalmente ho potuto toccare con mano le produzioni "IL CIOCCO".
Stiamo parlando di realizzazioni encomiabili eseguite da un artigiano che ha deciso di fare dell'umiltà la sua bandiera... Ed ecco che ad ogni pipa che mi veniva mostrata seguivano aneddoti e racconti relativi alle varie fasi della lavorazione, il tutto con una serenità estremamente particolare: l'impressione era quella di aver a che fare con un amico di lunga data, una di quelle persone che si conosce da sempre.
Pipe splendide, sobrie, elegantissime.
Tra le tante ce n'era una che avevo adocchiato da tempo online e che, strani casi del destino, mi è stata casualmente mostrata per ultima, come fosse la tanto desiderata "ciliegina sulla torta".
Mi sto riferendo a quella che lo stesso Mimmo ha ribattezzato "Red Velvet", velluto rosso.
Stiamo parlando di una billiard, lo shape più classico in assoluto e che, a parere di chi scrive, rappresenta un vero e proprio banco di prova per ogni pipemaker. Si, perchè a mio avviso la billiard, nella sua semplicità, deve saper rispecchiare determinati canoni per poter risultare gradevole alla vista e non solo.
Beh, con la Red Velvet abbiamo fatto centro. Pipa ben bilanciata, con una grana fittissima e un finissaggio rosso che si sposa alla perfezione con il suo bocchino in metacrilato cumberland dotato di perno antirottura.
La cura dei dettagli è maniacale: basta pensare all'innesto cannello-bocchino che va a battura in modo spaventosamente perfetto, per non parlare della foratura che sfocia perfettamente centrata nel fornello.
E come per ogni pipa in mio possesso aspetterò in momento in cui sarà proprio lei a chiamarmi per il battesimo del fuoco.
Sono contentissimo di aver acquistato questa pipa e ancor di più per aver avuto l'opportunità di conoscere personalmente "il braccio e la mente" che si cela dietro IL CIOCCO. Avere una pipa tutta abruzzese per me non ha prezzo!!
Mimmo mi ha confermato che preferisce portare avanti questa sua passione tenendola in penombra, scelta che presenta un vantaggio ben preciso: poter offrire le sue creazioni a prezzi più che concorrenziali essendo totalmente svincolato dal classico rapporto "produttore-distributore-venditore".
Una scelta difficile che sta a dimostrare quanto sia importante per Mimmo il rapporto totalmente diretto con il cliente. Una persona eccezionale, umile, onesta.
Un sincero amico.

venerdì 16 maggio 2014

Peterson "Rosslare Royal Irish 999" sandblasted


Rosslare Royal Irish "999"

MARCA: Peterson
SERIE: Rosslare Royal Irish
SHAPE: 999
PUNZONATURA COMPLETA: "Peterson Dublin" sulla vera; "Peterson's Rosslare 999" sulla radica
ANNO o PERIODO di PRODUZIONE: Attualmente in produzione
NAZIONALITA': Irlanda
NUOVA/USATA: Nuova


FASCIA DI PREZZO: 150€ da Bollito Pipe
[_] fino a 100; [X] 101-200; [_] 200-350; [_] 351-500; [_] 500-800; [_] oltre 800

MATERIALE: Radica
[X] radica; [_] schiuma; [_] morta; [_] altro

FINISSAGGIO: Sabbiata
[_] liscia; [X] sabbiata; [_] rusticata; [_] altro

VOTO AL FINISSAGGIO: 6. Una sabbiata, ne più ne meno. La sabbiatura, per quanto semplice e "standard" sia, le dona comunque un certo fascino.
[(da 1 a 10) andando a valutare la fiammatura o il tipo di sabbiatura, occhi di pernice, eccetera...]

COLORE: Verniciata nera
[_] naturale; [_] colorata; [X] verniciata: quale colore (specificare...)

INTERNO FORNELLO: Fornello pretrattato. Alcuni tendono a grattare nel fornello il pretrattamento preparandola alla prima fumata. Io preferisco fumarla così come mi è stata venduta.
[_] naturale; [X] pretrattato; [_] pipa già rodata;

DIMENSIONI E PESO: Le dimensioni son quelle canoniche dello shape "999"
- lunghezza: 140mm
- altezza: 40mm
- larghezza fornello: 43mm
- diametro foro: 20mm
- profondità fornello: 32mm
- peso: 45/50g circa

MATERIALE BOCCHINO: Metacrilato (ad imitazione della pregiata ambra)

FORATURA: Ben eseguita. Il bocchino aderisce perfettamente senza creare eventuali problemi in fumata. Naturalmente chi conosce Peterson sa che nelle curve bisogna "piegare" leggermente la punta dello scovolino per permetterne il passaggio fino al fornello.

BILANCIAMENTO: 7. Pipa ben bilanciata. Peterson non svetta di certo per leggerezza e ne siamo tutti consapevoli, ma questa serie, essendo dotata di un bocchino con imboccatura piuttosto larga, si tiene tra i denti con estrema semplicità.
[(da 1 a 10) e relativi commenti]

GIUDIZIO ESTETICO: 7. La adoro. Lo shape 999 è di un’eleganza indiscutibile.
In questa occasione la testa nera si sposa a meraviglia con le tonalità del bocchino in finta ambra.
E come se non bastasse la doppia vera in argento aggiunge un tocco di classe non indifferente.
[(da 1 a 10) e relativi commenti]

RODAGGIO: 8 La pipa è stata rodata senza alcuna difficoltà di sorta.
Devo ammettere che ha fumato bene fin da subito (forse merito del pretrattamento del fornello) e senza i soliti cattivi sapori delle prime 2/3 fumate.
Il velo di crosta conoarve in modo abbastanza rapido, cosa piuttosto strana per una Peterson (che come sapete richiedono periodi di rodaggio piuttosto lunghi e faticosi) e in questa occasione credo ke il merito sia da attribuirsi indiscutibilmente al fornello pretrattato. E’ stata una bella sorpresa questa.
Il fornello semisferico facilita la fumata in maniera incredibile.
[(da 1 a 10) con eventuali commenti sulle sue dinamiche]

TABACCHI UTILIZZATI NEL RODAGGIO: Come mio solito mi sono affidato al Trinciato Forte. Ammetto però che, avendo notato fin da subito un buon comportamento della pipa in fumata, il passaggio alle english mixtures è stato abbastanza celere.

TABACCHI CHE SI FUMANO ABITUALMENTE NELLA PIPA: Il suo destino è e sarà indiscutibilmente segnato dal mio amato latakia.
Ma “mai dire mai”.
[e relativi commenti sul suo comportamento]

VOTO FINALE: 7 Una pipa che fuma divinamente e che è andata oltre ogni aspettativa.

COMMENTI CONCLUSIVI: Un buon acquisto.
Pipa valida e estremamente elegante. Ha iniziato a regalare buone fumate fin da subito senza creare i soliti problemini di durezza di rodaggio.
Credo che le Rosslare Royal Irish si lascino notare anche da un punto di vista prettamente estetico.
Hanno il loro fascino sia in versione sabbiata che liscia.

A CHI LA CONSIGLIAMO?: La consigliamo a chi ama Peterson e ha intenzione di acquistare una serie un po' più particolare.
Come già accennato la doppia vera le dona un tocco di classe da non sottovalutare.
Inoltre il già citato accostamento tra il nero della radica ed il giallo del bocchino risulta estremamente gradevole.

giovedì 15 maggio 2014

Review: Peterson 3P "Perfect Plug"


Marca: Peterson
Nome tabacco: 3P (Peterson Perfect Plug)
Origine: Irlanda
Master Blender: Peterson
Trattamento: Air cured
Confezione: Tin 50g
Pipa utilizzata (costruttore/modello/serie): Varie

mercoledì 14 maggio 2014

Review: Dunhill "My Mixture 965"


Marca: Dunhill
Nome tabacco: My Mixture 965
Origine: UK
Master Blender: Orlik
Trattamento: Air cured
Confezione: Tin 50g
Pipa utilizzata (costruttore/modello/serie): Peterson Flame Grain 80's; Peterson Sherlock Holmes Baker Street; Peterson System DeLuxe 3's

lunedì 12 maggio 2014

Pipe Falcon

Come ogni anno l'arrivo dell'estate mi spinge a tirar fuori dal cassetto una pipa un po' fuori dagli schemi più classici: la Falcon.
Quelle prodotte dalla Falcon sono pipe poco canoniche. La primissima cosa che, inevitabilmente, ci salta all'occhio osservandone una è l'evidente presenza di un cannello metallico capace di far (apparentemente) storcere il naso a chiunque.
Ma cominciamo dall'inizio.
La particolarità di questa pipa è la sua costruzione in pezzi separati, la base della pipa formata dal cannello/base della testa è fatta in metallo mentre la testa che si avvita sulla base è realzzata in classica radica, il bocchino invece è in nylon (strano ma vero!!). Nasce nel 1936 da un'idea dell'ingegnere nord americano Kenley Bugg, di Fort Wayne nell'Indiana. Iniziò la commercializzazione nel 1940 e fu subito un grande successo.
La pipa ebbe grosse vendite anche negli anni '70 per poi subire un repentino calo. Negli ultimi tempi sembrano essere tornate in voga e, complici i prezzi convenienti del mercato inglese, non è difficile procurarsene una.
Ma perchè una pipa Falcon??
Innanzitutto esse rientrano nella categoria delle cosiddette pipe "con sistema", vale a dire con un accorgimento capace, con l'aggiunta di un piccolo filtro a forma di anello, di trattenere l'odiosa acquerugiola evitando che ci arrivi in bocca.
A mio avviso, comunque, il loro pregio sta tutto nella leggerezza, resistenza e trasportabilità.
Le teste delle Falcon sono perfettamente intercambiabili e quindi ci basterà avere un solo cannello al quale potremo applicare, a piacimento, le varie teste in radica. Un grosso vantaggio per chi viaggia: portandosi dietro una Falcon e un paio di teste ci assicuriamo più di qualche fumata con un ingombro veramente minimo!!
Per quanto riguarda il cannello è da dire che la presenza di una struttura metallica esposta all'aria esterna garantisce un ottimo raffreddamento del fumo e una pipata molto fresca e convincente. Se sentite dire che tale cannello lascia uno sgradevole sapore di metallo in fumata, beh, sappiate che secondo me è pura e semplice suggestione!! In anni e anni non ho mai riscontrato nulla del genere!
Per me la Falcon è da considerarsi a tutti gli effetti come una pipa da viaggio e allo stesso tempo perfetta per l'estate: comoda, resistentissima agli urti e molto fresca. Può esser fumata tranquillamente senza filtro o, se vogliamo, possiamo realizzarci in casa il materiale filtrante: basta prendere uno scovolino morbido e tagliarlo in pezzetti della giusta misura che arrotoleremo attorno ad una penna per dar loro una forma ad anello. A questo punto il gioco è fatto: basta infilarne uno nella base in metallo ed il resto viene da se.
Per chi fosse interessato sottolineo che le teste, disponibili in svariati shapes e finissaggi, sono acquistabili a cifre modiche. Sono disponibili anche versioni denominate "hunter" (più chiare e belle) nonchè quelle con fornello rivestito in schiuma di mare o rusticate.
C'è quindi una buona possibilità di assemblare la nostra pipa nel modo che riteniamo più opportuno.
Volendo arrivare ad una conclusione posso affermare che, anche se fuori dai classici stereotipi di bellezza, le pipe Falcon hanno tutta la mia simpatia, le trovo davvero una soluzione azzeccatissima per le passeggiate estive, quando il sole battente la fa da padrone rischiando di compromettere la nostra serenità di fumatori di pipa.
Le trovo fantastiche in abbinamento alle più svariate "english mixtures" e con i nostri trinciati mediterranei.
Vanno provate almeno una volta nella vita e sono certo che poi non le si abbandona più. È da tempo che mi sono promesso di acquistare un altro paio di teste ma ad oggi non ho ancora avuto modo di porre rimedio... Tempo al tempo e la cosa sarà fatta!
Anche quest'estate la mia Falcon sarà pronta a farmi compagnia nelle ore serali di relax: giardino, pipa nella mano e godimento garantito!!


W le pipe Falcon!!!

domenica 11 maggio 2014

New entry: Il Ceppo!

"Circa il 70% dei pipai italiani più importanti vive e lavora in Lombardia e nelle Marche, sulla costa Adriatica. Conoscendosi e collaborando tra di loro i pipai hanno sviluppato uno stile caratteristico e inconfondibile in ognuna di queste due regioni.

Questo vale anche per Franco Rossi che nel 1995 ha acquistato la manifattura Il Ceppo da Giorgio Imperatori. In passato aveva collaborato con Bruto Sordini, il proprietario dello stabilimento Don Carlos, questi con Guidi Giancarlo dell’azienda Ser Jacopo che aveva fondato originariamente la manifattura Mastro de Paja. Come la maggior parte dei pipai italiani, nemmeno Franco Rossi contraddistingue le sue pipe utilizzando il suo nome bensì con la dicitura Il Ceppo che fa riferimento all’origine delle pipe di radica.

Sebbene sia visibile un suo accostamento alle forme delle suddette marche, Franco Rossi ha sviluppato uno stile personalizzato la cui peculiarità consiste nelle teste sfaccettate, raramente riscontrabili nelle pipe italiane.

Franco Rossi e sua sorella producono 1.500 pipe all’anno di cui quasi la metà viene esportata negli Stati Uniti dove la marca Il Ceppo è, a ragione, molto rinomata. Tutti i suoi prodotti vantano una lavorazione accurata, una resa eccellente e un prezzo sorprendentemente conveniente."

Ebbene si, oggi vi presento il mio ultimo arrivo nell'ambito delle radiche: la mia Ceppo.
Il marchio non ha di certo bisogno di presentazioni e rappresenta uno degli elementi distintivi del made in Italy nel mondo.
Anche in questa circostanza è stata a dir poco provvidenziale la presenza di eBay.
Proprio sul noto sito di aste online mi sono aggiudicato questa bellissima billiard "gruppo 1" ad un prezzo vantaggiosissimo.
La pipa in questione è nuova di zecca, mai fumata, praticamente immacolata. Ha il bocchino a sella in metacrilato con sede per filtro da 9mm (naturalmente, non essendo un tedesco, la fumerò esclusivamente con l'apposito riduttore) e una sabbiatura naturale veramente accattivante.
È la mia primissima radica con tale finissaggio e ciò è stato il motivo principale dell'acquisto: vederla mentre il tempo e le fumate le conferiranno quel colore brunito tipico di queste radiche dev essere una piacevole emozione.
E poi, pagandola la metà del suo prezzo di listino, sono convinto di aver messo a segno un bel colpo.
Come sempre sarà la prova del fuoco a toglierci ogni dubbio. Nel frattempo me la guardo e me la coccolo con rispetto.
Le pipe "nostrane" ne hanno bisogno oggi più che mai, con la speranza che le nostre eccellenze in ambito pipario possano continuare a splendere e risplendere nel panorama mondiale.

sabato 10 maggio 2014

Il Toscano e la cabrio


FIAT barchetta
Chissà, forse la primavera è davvero arrivata.
Le temperature fino a qualche giorno fa stentavano a salire e si aveva l'impressione di dover rinunciare anche al bel sole di maggio.
Oggi, con la complicità di una bella giornata, ho deciso di "aprire" la cappottina della mia FIAT Barchetta e di godermi un po' di quest'arietta soleggiata.
Durante il tragitto per raggiungere la mia compagna non ho potuto di certo accendere la pipa per via del vento... E quindi ho optato per un buonissimo mezzo Toscano.
La mia scelta è ricaduta su un Antico che "riposava" in humidor dal 2004, quindi con un affinamento di 10 lunghi anni ad una umidità relativa del 65%.

La fumata, anche se lambita dal vento, è stata ottima.
Lo storto presentava delle qualità eccelse: il lunghissimo affinamento ha fatto in modo che le tipiche note amarognole e a tratti piccanti si siano smussate fino ad ottenere un Antico più morbido e smooth senza comunque perdere quella che è la sua impronta distintiva.

Quindi viaggiare in cabrio con la propria compagna nella testa e con un mezzo Toscano tra le dita si è rivelata un'esperienza molto carina.
Avremo un po' di mesi a disposizione, prima del ritorno delle temperature autunnali, per ripetere l'esperienza!!
Staremo a vedere!


venerdì 9 maggio 2014

Dunhill pipe bag


Complice un'inserzione sulla baya ho deciso di regalare una borsello alla mia Ruby Bark.
Acquistare un borsello marchiato Dunhill significa, come con le pipe, dover spendere cifre spropositate.
In questa occasione invece la fortuna è stata dalla mia parte dato che, dopo un deciso tira e molla con il venditore, mi sono aggiudicato l'oggetto spendendo meno della metà del suo prezzo di listino.
Il borsello è in fin dei conti molto carino: ha un look molto minimal essendo composto da una tasca unica; allo stesso tempo risulta elegante e compatto.
La mia Ruby Bark è felice di aver cambiato dimora ed io lo sono altrettanto.
Una spesuccia extra che potevo anche risparmiarmi... Ma alla fine va benissimo così!



giovedì 8 maggio 2014

Review: Dunhill "Early Morning"



Marca: Dunhill
Nome tabacco: Early Morning
Origine: UK
Master Blender: Orlik
Trattamento: Air cured
Confezione: Tin da 50g
Pipa utilizzata (costruttore/modello/serie): Peterson Flame Grain 80's

mercoledì 7 maggio 2014

Baskerville


È ormai da tempo che desideravo di averla, anni...
Proprio qualche giorno fa, facendo il mio consueto e quotidiano giro su eBay me la ritrovo in una inserzione.
Una Peterson Sherlock Holmes "Baskerville" in finissaggio smooth del 1989.
È una pipa che, nonostante le forme assai generose, mi è sempre piaciuta: ai miei occhi è una sapiente rivisitazione del classico shape ungherese, praticissimo da tenere tra i denti per via della curvatura molto accentuata. Naturalmente parliamo di un prodotto igienizzato e pronto all'uso.
Ho seguito l'inserzione fino all'ultimo istante, verso sera, per poi aggiudicarmela con una serie di rilanci sul filo del rasoio!


Ho ricevuto la Baskerville proprio un paio di giorni fa e devo ammettere che il suo stato è molto buono.
La testa è in condizioni quasi perfette ed è evidente che la pipa sia stata fumata pochissimo, il bocchino invece presenta un piccolo difettuccio: la classica "P" stampata su di esso è stata visibilmente corretta a mano; quasi certamente era scomparsa a causa del tempo e delle eventuali lucidature. Ma questo è un problema che più in la potremo risolvere con una telefonata a Mauro Gilli ed un bocchino nuovo di zecca. Tempo al tempo...


Tirando le somme posso ritenermi soddisfatto.
La pipa mi piace, è in condizioni quasi perfette e, per essere una smooth, mi è costata un terzo del suo valore di mercato.

Poca spesa massima resa.

martedì 6 maggio 2014

Indagine su un trinciato al di sopra di ogni sospetto

Come alcuni di voi ben sapranno, il sottoscritto (purtroppo) è un accanito fumatore non soltanto di sigari e pipa... Ma anche di sigarette.
Per anni ho fumato regolarmente "Drum Blu" (composto 50/50 da Kentucky e Virginia) e spesso amavo mescolarlo con un altro tabacco storico: il "Trinciato Forte".

Ecco, ciò di cui vado a raccontare ha per oggetto proprio questi due tabacchi, ma sicuramente la nostra attenzione andrà a focalizzarsi inevitabilmente sul Forte. 

Ultimamente un amico mi ha regalato dei microbocchini della David Ross, i classici "usa e getta" che la maggior parte di voi avrà senz'altro visto in varie tabaccherie.
Benissimo...
Proprio questi bocchini mi hanno spinto a fare una piccolissima sperimentazione.


Dunque, l'esperimento è stato il seguente: fumare 5 sigarette di Drum e 5 sigarette di Trinciato Forte con 2 microbocchini distinti per poi confrontarli e valutarne i risultati in base alla quantità visibile di catrame raccolta in essi.
Inutile aggiungere che le cartine ed i filtrini adoperati nell'esperimento son stati della stessa marca e tipologia.
Ma ora andiamo a vedere cosa è accaduto:

    Bocchino dopo 5 fumate di Drum Blu:



    Bocchino dopo 5 fumate di Trinciato Forte:



    A confronto (a dx Drum Blu e a sx Trinciato Forte):

A questo punto, come ogni esperimento che si rispetti, si è giunti alla fase conclusiva nella quale è buona norma "tirare le somme".
Ciò che mi sento di poter esprimere è che, a quanto pare, il Trinciato Forte sviluppa meno catrame rispetto al Drum. Forse, alla luce dei fatti, il nostro trinciato nazionale è da considerarsi meno dannoso per la salute dato che la più bassa percentuale di catrame sta ad indicare una minore nocività del tabacco stesso. Ricordiamo infatti che è il catrame stesso, assieme ad altre sostanze generate dalla combustione, a rendere tossico il tabacco e non la nicotina.
Certo, le mie sono soltanto le teorie (giuste o sbagliate) di un profano... Ma a questo punto vi invito a riflettere e a fare le vostre valutazioni...

sabato 3 maggio 2014

Il "berretto per la notte"



Finalmente, dopo attese durate mesi e mesi, sono disponibili per l'Italia delle nuove miscele di Dunhill.
Le ho definite "nuove" anche se, nel bene o nel male, le conosciamo già da tempo. Diciamo più che altro che rappresentano una novità per il mercato italiano.
Basta pensare che fino a poco tempo fa le uniche due miscele marchiate Dunhill per l'Italia erano "Early Morning" e "My Mixture 965".
Oggi avere qualche nuovo prodotto di certo non dispiace.
I nuovi arrivi sono:

 - Standard Mixture
 - Nightcap
 - Elizabethan Mixture
 - Royal Yacht Mixture

Proprio oggi ho acquistato una latta di "Nightcap".
Trattasi di una mixture a base di Virginia, Orientali, Latakia cipriota e Perique.
I componenti lasciano ben sperare, potrebbe trattarsi di un tabacco molto valido e spero seriamente che sia così.
Ma purtroppo non si può avere tutto dalla vita... Ed ecco il rovescio della medaglia: il prezzo.
Proprio così, i nuovi prodotti Dunhill ci son stati presentati ad un prezzo di 21€ per ogni tin da 50g, uno sproposito.
Con qualche Euro in più posso portarmi a casa 100g di "TIMM London Blend 1000" (recensito positivamente su questo blog) ed è di certo una buona mix ad un prezzo abbastanza sostenibile.
La speranza è che questo "Nightcap" sia all'altezza della situazione e si mostri capace di fumate degne di nota... Altrimenti... Ho altri porti sicuri su cui attraccare!!

Ma prima di tirare le somme aspettiamo di caricarlo in pipa.


venerdì 2 maggio 2014

Review: Brebbia "Classic English Mix No8"


Marca: Brebbia
Nome tabacco: Classic English Mix No8
Origine: Germania
Master Blender: Planta
Trattamento: Air cured
Confezione: Busta da 50g
Pipa utilizzata (costruttore/modello/serie): Peterson varie

giovedì 1 maggio 2014

La festa dei lavoratori

Luciano Lama

Oggi, primo maggio, colgo l'occasione per ricordare uno dei grandi uomini della politica italiana e grande fumatore di pipa: Luciano Lama.

Luciano Lama (Gambettola, 14 ottobre 1921 – Roma, 31 maggio 1996) è stato un sindacalista, politico e partigiano italiano, noto per essere stato il segretario della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) dal 1970 al 1986.

Notissimo fumatore di pipa. Tra le sue labbra pendeva sempre una Peterson DeLuxe. Si dice che ne acquistasse due per volta fumandole fino al momento in cui, ormai malconce, decidesse di sostituirle.
Un'altra leggenda è relativa al suo tabacco: lo teneva sciolto nella tasca del cappotto e, nel momento del caricamento, infilava la pipa al suo interno riempiendola come fosse un cucchiaio.

Alla memoria di Luciano Lama dedico questo minuscolo post del primo Maggio.