lunedì 5 gennaio 2015

Dunhill County 2106: un rodato (quasi) degno d'acquisto

Dunhill County 2106 del 2012

Il sottoscritto, come molti di voi già sapranno, non è un grande fan del celebre marchio fondato da Sir Alfred.
Il motivo per il quale non riesco ad apprezzare pienamente le pipe di produzione Dunhill è semplicemente uno: un rapporto qualità/prezzo tutt'altro che concorrenziale per una pipa di stampo industriale (ma questo è solo il mio modo di vedere le cose).
Ma si sa, con una "white spot" ci vien fatto pagar caro anche tutto ciò che ruota attorno a questo nome, storia e leggenda incluse.
La mia, però, non è una avversione totale e senza via di uscita.
Bisogna ammettere che il fascino che queste radiche sanno esercitare sul fumatore di pipa è elevatissimo: le loro linee sapientemente ricche di classicità non possono lasciare indifferenti, così come i loro (in parte) bellissimi finissaggi...
E poi, si sa, con un po' di pazienza (e soprattutto fortuna) si riescono a fare ottimi affari nel sottobosco dell'usato senza dover per forza di cose fare i conti con i propri sensi di colpa.
Ed è proprio quello che mi è accaduto qualche tempo fa.
La mia fortuna è stata quella di poter "intercettare" un privato intento a dar via una Dunhill 2106 perchè da lui considerata troppo piccola e poco capiente per le sue abitudini di fumata.
Morale della favola: poco più di 100€ e mi sono portato a casa una nuova pipa.
Il bocchino perfettamente lucidato da me
La Dunhill in questione è una pot County del 2012 fumata dal vecchio proprietario soltanto cinque volte (esclusivamente con Virginia) e poi accantonata per via delle dimensioni ritenute da lui poco congeniali.
Una pipa praticamente vergine e immacolata che di rodato (nel senso stretto del termine) non aveva proprio un bel niente: la crosta, infatti, era praticamente inesistente.
Una piccola sfortuna per il precedente proprietario si è tramutata in un piccolo grande affare per me.
Il vero sacrificio al quale mi son dovuto sottoporre ricevendo questa County è stato quello di dare una buona lucidata al bocchino in cumberland dato che presentava una, seppur lieve, opacizzazione. Con un poco di pazienza e olio di gomito sono riuscito nell'impresa senza troppe fatiche: risultato eccellente, cumberland come nuovo e pipa splendente.
Il suo unico neo, esteticamente parlando, sta però proprio nel finissaggio: purtroppo le County non riesco ancora a farmele piacere al 100%... Tutta colpa di quella colorazione che mi fa tornare alla mente un biscottino fatto in casa.
La certezza sarà quella di vedere la sua livrea virare su tonalità più scure fumata dopo fumata diventando sicuramente più gradevole alla vista.
Per il resto... Nulla di cui potermi lamentare.
Trovo questa Dunhill molto pratica e comoda proprio per via delle dimensioni: piccina ma comunque dotata di una discreta capienza, ideale per fumate di media durata. Una piccola pot elegante e sinuosa.
La pipa oggi
La sto utilizzando esclusivamente con le English Mixtures (in modo particolare con Dunhill Early Morning) evitandole qualunque altra tipologia di tabacco.
Sono soddisfatto dell'acquisto? Da un lato sicuramente si: 100€ per una County (e, più in generale, per una "white spot") si spendono più che volentieri, soprattutto quando la pipa in questione si rivela praticamente nuova e immacolata.
D'altro canto, però, mi tocca ammettere con un po' di dispiacere che proprio la fase di rodaggio si è dimostrata piuttosto deludente: questa Dunhill ha una gran propensione verso la produzione di acquerugiola (nonostante io sia un fumatore asciuttissimo)... E non riesco proprio a comprenderne i motivi. La mia speranza è quella di vederla migliorare con i ripetuti utilizzi.
Per ora mi tocca metterla a riposo ogni due fumate per evitarle eccessivi inzuppamenti, cosa che mai mi era accaduta in precedenza con qualunque altra pipa.
Fenomeno piuttosto anomalo e che mi lascia abbastanza perplesso: fino ad oggi non mi è mai capitato di leggere o sentire di eventuali lamentele in fumata da parte di un possessore di una "white spot"...
Speriamo che nel tempo anche questa pipa possa finalmente trovare i suoi giusti equilibri regalandomi dei momenti certamente migliori.
Voglio essere ottimista.

Radica e bocchino perfettamente tirati a lucido

AGIORNAMENTO DEL 6/08/2015:
A seguito dei vistosi problemi di acquerugiola descritti in precedenza ho seguìto il consiglio datomi sia da un amico che da un artigiano, cioè quello di fare un bel reset alla pipa con il noto sistema dell'alcool e del sale.
Il trattamento è stato eseguito a marzo e, a distanza di tempo, mi sento di affermare che i risultati sono arrivati.
La pipa oggi fuma asciutta, senza creare umidità.
Quasi certamente la pipa, prima di giungere tra le mie mani, non era stata conservata nel migliore dei modi e aveva avuto modo quindi di assorbire un po' di umidità.