lunedì 2 maggio 2016

Giornata piena... E fumata storta...


Un giorno apparentemente come tanti.
Sveglia presto, il tempo di riprendere conoscenza e si è già sotto la doccia. Un'asciugata ai capelli bagnati e mi insapono il viso, approfittando dei miracoli del caldo vapore ricevuto poco prima, per ottenere il massimo da una rasatura. Le note mentolate della crema da barba unite al suono "canterino" delle passate del rasoio a mano libera sul collo contribuiscono a darmi quel tanto di sveglia in più per impedirmi di fare errori... Ma nulla da fare: quel taglietto indesiderato arriva quasi come un segno premonitore.
Ci si sposta in cucina per una rapida colazione. Il tempo oggi è tiranno e mi constringe ad un veloce caffè (rigorosamente senza zucchero) che, nonostante tutto, sembra comunque una piccola manna dal cielo.
Ancora qualche secondo per sciacquare la tazzina sotto il getto del lavello e si è già in auto a rincorrere i più comuni problemi della nostra quotidianità.
È presto, è vero, ma ci starebbe proprio una buona pipata rilassante... Ma la fretta mi costringe a ripiegare su un "Ambasciator Italico" ammezzato da fumare distrattamente in abitacolo. Anche oggi la pipa avrà il suo momento. Ma non ora.
Non adesso.
La mattinata scorre lentissima tra traffico, uffici postali ed altre incombenze di tipo cronico. Come se non bastasse è iniziato a piovere.
Non odio la pioggia, l'aria fresca e "apparentemente" autunnale (nel momento in cui scrivo é aprile) mi è sempre piaciuta così come quelle gocce d'acqua che cadono dall'alto, sembra quasi che possano "lavare" i miei pensieri mattutini.
Si avvicina l'ora di pranzo e rientrare verso casa diventa un'impresa tendenzialmente snervante, con un traffico reso ancor più caotico dalla pioggia. È strano vedere come uno scroscio d'acqua possa far "impazzire" gli automobilisti in pochissimi istanti.
Non vedo l'ora di riavvicinarmi verso la mia villa di campagna, li dove il concetto di "caos urbano" è ancora cosa sconosciuta.
Rientrato finalmente in casa mi siedo a tavola, in famiglia, e mi godo un buon pranzo accomapagnato da un bicchiere di Montepulciano d'Abruzzo barricato... Un buon vino, devo ammetterlo.
Per finire ritrovo nuovamente una tazza di caffè, guai se così non fosse.
Guardo le pipe in rastrelliera, mi andrebbe tanto di prenderne una e di caricarla con un buon trinciato naturale, di quelli pieni e rurali, idonei dopo un buon pasto... Ma purtroppo la fretta continua ad avere la meglio su di me. Ho promesso al mio migliore amico che gli avrei dato una mano nel sistemare la sua nuova abitazione... Quindi la pipa deve aspettare, ancora una volta.
La pioggia battente non vuole proprio mostrare segni di cedimento. Salgo nuovamente sulla mia auto, mi aspetta un pomeriggio pieno, spostando mobili da un appartamento all'altro.
Stasera avrò la schiena a pezzi... Ma per un buon amico ne vale sempre la pena. 


Le ore pomeridiane sono scivolate via una dopo l'altra, siamo visibilmente affaticati... Ma abbiamo fatto un buon lavoro, non posso negarlo.
Si torna a casa.
Rientrando mi rendo conto di non avere molto appetito, decido quindi di optare per una tazza di the nero.
Mi metto comodo in poltrona e sfodero la mia Peterson "Baker Street", una bella bulldog della linea "Sherlock Holmes", di quelle imponenti e ricche di legno.
Sulla scelta del tabacco non ho alcun dubbio: stasera Timm London Blend 1000. Una buona mixture per quest'oretta dedita al rilassamento.
Carico la pipa con estrema tranquillità, è ormai un gesto abituale che compio in maniera quasi del tutto automatica...
E adesso la prova del tiraggio con pipa spenta.
No. Qualcosa non va.
Flusso troppo serrato.
Svuoto interamente il fornello in un piattino, dipano per bene il tabacco tentando di comprendere quale possa essere il problema... Ma ai miei occhi sembra tutto in regola. E allora si parte con un secondo caricamento che, questa volta, sembra andato a buon fine.
Accendo...
Lavoro di pigino...
Seconda accensione...
...E adesso mi godo la mia fumata.
Boccate piccole, ritmate, intervallate da qualche sorsata dalla mia mug... Latakia e the nero: una bella coppia, senza dubbio.
Nonostante l'aria rilassata c'é qualcosa che continua a non andare: in venti minuti la pipa si spegne per tre volte, fenomeno fin troppo strano per me... Ad ogni tentativo di riaccensione implacabilmente fa seguito un inspiegabile smorzamento della brace. Eppure il secondo riempimento del fornello é stato fatto con la dovuta perizia...
Inizio ad avere un sospetto: forse il problema, questa sera, non va individuato nella pipa... Bensì nel fumatore.
Forse la stanchezza accumulata mi sta costringendo ad una fumata nervosa e poco attenta... Priva di emozioni.
A questo punto credo rimanga una sola cosa da fare: spegnere tutto, svuotare la pipa, pulirla... Ed infilarmi nel letto.
La fumata é andata storta... Ma dopo una buona nottata di riposo le cose torneranno a funzionare al meglio.
Tanto la pipa sarà sempre li, pronta ad attendermi come una fedele amica.