lunedì 31 ottobre 2016

Radice "Silk Cut E"


Il mio interessamento verso le pipe di Radice, almeno fino a poco tempo fa, era effettivamente vicino allo zero. 
Intendiamoci: ho sempre apprezzato le realizzazioni di Luigi e figli (ad eccezione di quelle più estreme e bizzarre che mai hanno saputo trovare un punto d'incontro con il mio gusto) ma per motivi vari ed eventuali ho sempre rimandato ogni ipotetico acquisto. Ebbene si, non avere per le mani una loro pipa é cosa piuttosto grave... Lo ammetto e me ne assumo la colpa. 
Il mese scorso però, con il ritorno del marchio su lidi a me certamente più congeniali, ho deciso di prendere finalmente in considerazione l'idea di portarmi a casa la mia prima Radice. 
Il momento era quello opportuno.


La scelta é ricaduta su un bel pipotto chubby "Silk Cut", appartenente cioè alla linea delle sabbiate. 
É una pipa piuttosto corta (comodissima tra i denti) ma ben carica di legno, perfettamente in linea con l'attuale moda delle "stubby". Interessantissima la sua sabbiatura, ben definita e colorata con tonalità rossicce che allo stesso tempo lasciano intravedere delle venature nere a contrasto: l'effetto che ne viene fuori é effettivamente notevole. 
Questa Radice é inoltre marchiata con una "E": il punzone sta ad indicare che l'oggetto in questione é completato da un bocchino in ebanite e non in metacrilato. Nel caso specifico abbiamo a che fare con un cumberland bellissimo ricavato da barra (tendente al marroncino) con effetto "coda di pavone". Il dente é molto confortevole e la foratura adeguatamente ampia e non costretta, permettendoci quindi un tiraggio piuttosto abbondante. L'unica pecca riscontrata, a mio avviso, sta tutta nelle fasi di lucidatura finale del cumberland: mettendolo sotto la luce sono ben evidenti alcuni antiestetici segni lasciati dal disco... E con qualche piccolo accorgimento in più sarebbero del tutto evitabili. Per il resto nulla di cui potermi lamentare. 
Ma un'altra bella sorpresa é rappresentata dall'adornamento in argento presente sul cannello, un'autentica vera girevole che, oltre a dare un tocco di originalità, può fungere da vero e proprio "antistress". Idea curiosa ed affascinante. 


Ma ora andiamo a vedere come si é comportata la Radice alla prova diretta del fuoco. 
L'intero rodaggio é stato realizzato in prima battuta con il "Semois" di Manil per poi proseguire con le "Cimette Toscani" di Brissago. 
Il pretrattamento al fornello ha reso tutto fin troppo semplice e lineare aiutandoci ad ottenere delle fumate quasi ottimali fin da subito: la pipa si é dimostrata piuttosto dolce e abbastanza resistente alle fumate multiple (anche se inizialmente ha bruciato tabacchi del tutto secchi). 
Dopo questa fase di "acclimatamento" la pipa é stata destinata al "Commonwealth" di Samuel Gawith e spero che continui a far coppia con questa mixture dato che il risultato é davvero pregevole. 
Volendo giungere a delle conclusioni va sottolineato che la lunga esperienza della famiglia Radice é ben visibile su ogni loro radica e merita di essere "gustata" a pieno, boccata dopo boccata. 
I loro prezzi rispecchiano "senza se e senza ma" la maestrìa del loro lavoro risultando equilibrati e mai sopra le righe. 
Consiglierei vivamente questo brand a tutti coloro che vogliono veder racchiusi in una pipa "bellezza, funzionalità e storia". 
In conclusione lascio il link al video della pipa nel quale é possibile osservare nel dettaglio la vera girevole con effetto "antistress". Potete vederlo facendo clik qui