lunedì 10 ottobre 2016

Smoke it easy: come preparare e caricare un twist


Una fumata di pipa dovrebbe essere quanto più rilassante possibile, un momento di piacere illimitato... Ma con alcuni tabacchi potrebbero presentarsi condizioni decisamente opposte... Un esempio assoluto è certamente rappresentato dal twist.
Il twist è uno di quei formati considerati fin troppo spesso difficili da gestire e, in taluni casi, addirittura "ignifughi".
Anche con loro la regola principale, come per il flake, sta tutta in una buona fase di preparazione e nel corretto caricamento: fatto ciò riusciremo a risolvere la maggior parte delle difficoltà gestionali.
Brown n° 4, Opinel e tagliere
In questo articolo quindi andremo a descrivere in modo molto semplice come preparare un twist per la fumata premettendo che il sottoscritto preferisce evitare il caricamento delle rondelle intere: meglio se sfilacciate.
Per il nostro scopo avremo necessariamente bisogno di un buon coltello (anche una ghigliottina tagliasigari va più che bene) e di un tagliere.
Io, personalmente, preferisco affidarmi ad un comunissimo Opinel: lama economica e allo stesso tempo assai funzionale e precisa.
Non dovremo fare altro che, coltello alla mano, ricavare delle rondelle di qualche millimetro di spessore dalla nostra treccia. In questa occasione stiamo "affettando" un Samuel Gawith Brown n° 4, ottimo twist ormai irreperibile da tempo sul suolo italiano.
Dopo aver ricavato le nostre fette di twist arriva la parte un tantino più noiosetta: prenderemo le rondelle ed inizieremo a sfilacciarle, una ad una, con l'obiettivo di ricavarne dei filamenti ben distinti. Affrontiamo questa fase con tutta calma e senza alcuna fretta: quanto più il tabacco risulterà sfilacciato tanto più comodo e pratico ne risulterà il caricamento... E con esso la relativa accensione. Naturalmente ci si potrebbe affidare anche ad un pratico grinder per velocizzare la cosa. A voi la scelta.
La fase di affettamento
Proprio lavorando le rondelline con le mani possiamo notare quanto esse siano umide, quasi unte, per questo ai meno pratici consiglio di lasciarle arieggiare per almeno 20/30 minuti: quanto basta per consentir loro di asciugare un po' e facilitarne quindi la combustione.
Adesso abbiamo il nostro tabacco pronto per esser caricato in pipa.
Il caricamento va effettuato per pizzichi posizionando i pezzi più grossolani sul fondo e quelli più filamentosi in superficie, il tutto cercando di non pressare eccessivamente: bisogna assolutamente evitare compattamenti che rendano complessa o addirittura impossibile la fumata.
Il tabacco deve rimanere molto elastico.
A questo punto l'accensione non dovrebbe essere un grande problema e con un po' di pazienza si riesce nell'impresa senza troppo sforzo.
Se vogliamo possiamo semplificare questa fase ponendo un "cappello" di Trinciato Forte, Italia o Comune (o altro tabacco tendenzialmente secco per sua natura) per aiutare la prima combustione.

Durante la fumata non lasciatevi impressionare se, soprattutto agli inizi, avrete a che fare con qualche spegnimento di troppo: fa parte del gioco e con il tempo si apprenderà il metodo ideale per la corretta gestione della fumata.
Il mio consiglio, a questo punto, è semplicemente quello di fare pratica.

Il twist sfilacciato e pronto per esser caricato in pipa