lunedì 16 gennaio 2017

Gigliucci "False Sandblast" billiard tan


Una delle pipe più interessanti acquistate durante lo scorso anno é stata realizzata dall'amico Andrea Gigliucci.
Ormai il pipemaker toscano non ha più bisogno di presentazioni ed é riuscito a guadagnarsi, a gran merito, le sue fette di mercato.
Le sue "creature" risultano sempre ben eseguite e, ad avviso di chi scrive, mai scontate, con uno stile particolare capace di renderle identificabili fin dal primo sguardo.
La scorsa volta toccò ad una rhodesian, a questo turno invece il mio interesse é stato per il più classico degli shapes: la billiard.


Contattai Gigliucci e decisi di farmela realizzare in finitura "False Sandblast", tecnica assai complessa ed affascinante che tenta di imitare (da un punto di vista visivo) una canonica sabbiatura.
Per i più curiosi é possibile comprendere come si realizzi la "falsa sabbiatura" rileggendo un mio vecchio articolo: "Gigliucci: false sandblast, true rhodesian".
La pipa é stata realizzata con una colorazione piuttosto chiara, volutamente ispirata alle Tanshell di casa Dunhill.
Il bocchino, invece, é un cumberland nero/verde ricavato a mano da una barra della New York Hamburger.
Questa radica, nel suo insieme, si presenta molto bene: fondamentalmente é sovrapponibile, per dimensioni e per mia richiesta, ad una gruppo 3 di Dunhill risultando quindi di misura media e ideale per ogni occasione.
La testa, leggermente canted, presenta un meraviglioso effetto "ring grain" che le dona uno stile davvero particolare ed é capace di restituirci delle sensazioni tattili davvero gradevoli: stringere tra le mani una falsa sabbiata é sempre un'esperienza piacevolissima.
La billiard, questa volta, é marchiata "RR", quindi non il top assoluto di produzione... Eppure, ad un attento esame, ci si rende conto che anche una terza R la si sarebbe potuta applicare senza sforzi. Ma si sa, Andrea sulle questioni di grading é sempre molto preciso ed esigente.


Il bocchino va a battuta in modo preciso e risulta estremamente comodo in bocca, con un dente perfettamente intagliato e funzionale.
Il bilanciamento complessivo invece é molto buono e ci permette di avere le mani libere per lunghi periodi senza fare sforzi.
Ma la cosa che ogni volta mi stupisce quando ho a che fare con le pipe di Andrea Gigliucci é la radica. La sua, generalmente, proviene dalle "Segherie Maremmane" ed é a dir poco strepitosa. Ad ogni fumata possiamo notare una instancabilità del materiale, capace di resistere a lunghissimi periodi di utilizzo senza mostrare cedimenti e formazioni di acquerugiola. Si aggiunga a questo anche una grande facilità di rodaggio ed una bassa propensione al surriscaldamento. Cosa volete di più???
La mia billiard é stata rodata prevalentemente con trinciati naturali e non é stata dedicata a nessun tabacco in particolare: brucia di tutto passando dai Virginia (Samuel Gawith "Best Brown" e "Capstan" in particolare) alle più classiche delle english mixtures ("Timm 1000", "Commonwealth" e la mia personalissima "1649").
Una pipa bellissima, comoda, funzionale, ideale per esser fumata tutti i giorni e con un finissaggio, il tanshell, capace di donarle una marcia in più in quanto, essendo soggetto a variazioni cromatiche, renderà la pipa ancor più unica e speciale con il passare del tempo.
L'ennesimo centro di Gigliucci.